Soletta, Stream of consciousness

Dolce e basta

A volte potrai avermi con un fiore, 

a volte un fiore non ti basterà. 

A volte penserai di avermi chiuso in una stanza. 

Dammi le tue chiavi, dolce, 

voglio farne una copia, 

voglio scrivere una lunga poesia per le tue braccia.

 

(Stamattina sono prigioniero di questa canzone. Prigioniero sì, ma con la Sindrome di Stoccolma. Non ho voglia di pigiare tastini e cerco il testo nella grande rete. Un sito mi fa credere che sia possibile scaricare la suoneria di Giorno di pioggia di De Gregori per il mio telefonino. E Word, stronzo, intanto scrive gregari e al posto di gregori e i gregari sono una gran cosa, specie se in bicicletta, ma caro il mio programma di videoscrittura: sai così tante cose, e un po’ di cultura musicale?

Così canto, e tra un po’ in macchina ancora di più. Dico “sulle tue braccia”, però.

Alcune di quelle pagine con nomi tipo tuttotesti testimania lyricsmania riportano “dolci” al posto di “dolce”. Sarà colpa di Word, oppure è davvero così impensabile chiamare una persona, semplicemente: “dolce”. Aggettivo purissimo, serve altro?)

 

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One thought on “Dolce e basta

  1. utente anonimo says:

    Ciao Clio o Gurzo Piumetta mi a chiesto se possiamo registrare la mia voceta e spedirla a la mia sorellona super cinesina,quando posso venire a farmi registrare? ciao ciao ciao ciao a tua “sorellina” Gurzettina

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