Soletta

Sottolineature

Pag. 62

«…è che la cosa più brutta per me è dimenticare la voce di una persona. È orribile ricordare una persona e poi non essere in grado di attribuirle una voce. Io non lo sopporto. Non ricordo più la voce di mio padre. Non so che suono avesse. Non riesco a farmi venire in mente la particolarità della sua pronuncia, del suo accento. A volte succede che una sensazione o una situazione mi facciano venire in mente le voci di mio padre o di mio zio; mi sforzo di afferrarle, ma loro svaniscono prima che possa capacitarmene. Qualche volta sento come un brusio in testa, un’infinità di voci dal passato mi chiamano e io non so capirle, non so riconoscerle.»

 

Pag. 75

«Non potevo permettermi di abbassare le difese; là sotto, dove sono nascosta io, proprio là sotto mi si può uccidere con un filo d’erba.»

 

Elvira Mujcić, Al di là del caos

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